LA
FLASCITE PLANTARE
La flascite plantare rappresenta
un problema frequente negli sports che comportano spinte ripetute o
salti, quali l’ atletica ( corsa salti ), la ginnastica, la danza. Il
sintomo piu’ eclatante e’ il dolore alla pianta del piede durante la
pratica agonistica, poi anche a riposo o ella deambulazione,
soprattutto al mattino appena alzati. E’ una patologia a carico della
fascia plantare, la quale e’ una struttura fibroso elastica situata in
regione plantare del piede: ha la forma triangolare con l’ apice
posteriore inserito sul calcagno e la base anteriore alla radice delle
dita ( articolazioni metatarse falangee ).
Questa fascia a un ruolo
importante nella trasmissione di forza dal tricipide surale
( muscoli del polpaccio ) all’
avanpiede, e la sua viscoelasticita’ permette di restituire per
distensione elastica una notevole quantita’ di energie ad appoggio
nella corsa o nel salto.
Fattori predisponenti alla
comparsa di patologie a carico della fascia plantare sono:
1)
Errori di allenamento:
carichi di lavoro molto intensi od incrementi troppo repentini degli
stessi comportano un sovraccarico funzionale della fascia con
conseguente comparsa del dolore plantare.
2)
Fattori anatomici:
n
piede cavo che determina
un aumento di tensione della fascia;
n
sovrappeso dell’ atleta;
n
ipotrofia dei muscoli
intriseci del piede. Questo inconveniente puo’ essere superato
mediante opportuni esercizi e/o trattamenti fisioterapici (
stimolazioni Faradiche );
3)
Biomeccanica della
corsa, un’ appoggio con pronazione accentuata, cioe’ con un
sollevamento del margine esterno del piede e depressione di quello
interno, determina un aumento di tensione della fascia per il
prolungamento della fase intermedia dell’ appoggio.
4)
Tipo di scarpa, spesso
la fascite compare al cambio di scarpe usurate con una nuova calzatura
che risulti inadatta al tipo di appoggio dell’ atleta, o troppo
pesante e troppo leggera per la sua andatura, oppure di misura piu’
larga. Quindi nella scelta del tipo di scarpa si ricordi che ogni
piede vuole la sua scarpa, nel senso che ogni soggetto presenta una
diversa adattabilita’ per cui e’ la calzatura che deve adattarsi al
piede e non viceversa.
5)
Terreni di allenamento,
terreni irregolari come nella corsa campestre, o superfici dure comel’
asfalto ed a volte le sintetiche possono favorire la comparsa di
flascite plantare.
Malattie sistemiche, reumatiche,
metaboliche.
Nessuno dei fattori suddetti da solo
e’ causa di patologia, ma la combinazione di due o piu’ di essi
possono determinare la flascite plantare. Come abbiamo gia’ detto il
sintomo principale e’ il dolore plantare sia durante l’ attivita’
fisica che a riposo, accentuato dalla presso-palpazione della pianta
del piede. Utili ai fini diagnostici nei casi cronici possono essere:
n
RX del piede, che puo’
evidenziare una spina calcaneale nel punto di inserzione della fascia;
n
ECOGRAFIA plantare, per
escludere presenza di lesioni della fascia;
n
TERAPIA: riposo dall’
attivita’ sportiva, farmaci antinfiammatori, Fisioterapia
( massaggi, idromasaggi, ionoforesi,
Tens ). A cio’ deve seguire una ripresa graduale dell’ attivita’
sportiva, programmando adeguatamente l’ aumento dei carichi di lavoro,
ritardando nel tempo l’ attivita’ di salti, evitando inizialmente la
corsa su superfici dure preferendo, ad esempio la corsa sul prato o
sabbia. Infine e’ molto importante la corretta scelta del tipo di
scarpa, e l’ eventuale adozione di plantari ortopedici che correggano
i difetti e/o biomeccanici.
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