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Bekele vs Kipchoge: l’ultimo capitolo della rivalità del secolo si correrà a New York

Sarà l’ultimo ballo? Forse sì. Ma che spettacolo. Kenenisa Bekele ed Eliud Kipchoge, due dei più grandi interpreti della corsa di fondo, si ritroveranno ancora una volta faccia a faccia: stavolta sulle strade di New York, il 2 novembre 2025.

Gli organizzatori della maratona più iconica hanno annunciato la partecipazione last minute di Bekele, chiamato a sostituire l’infortunato Evans Chebet. Una notizia che riaccende la fantasia dei tifosi: possibile “ultimo duello” tra due titani che hanno scritto la storia dagli stadi alle strade.

La rivalità nasce da lontano. Nel 2003, ai Bislett Games, un giovanissimo Kipchoge sfidava un Bekele già affermato; vinse l’etiope, ma poche settimane dopo, ai Mondiali di Parigi, il keniano si prese l’oro sui 5000 lasciando Bekele al bronzo. In pista, nel complesso, Bekele ha avuto la meglio nella maggior parte degli scontri diretti sui 5000 e 10000. Sulla maratona, però, la musica è cambiata: Kipchoge ha imposto la sua legge, ha stabilito due volte il record del mondo ed è diventato il volto globale dei 42,195. Nei confronti sui 42 km, il bilancio recita 4-1 per il keniano; l’unica vittoria di Bekele coincide con il discusso incrocio olimpico di Parigi 2024, chiuso con il ritiro di Kipchoge per un problema all’anca.

I numeri delle loro carriere restano impressionanti: 5 ori olimpici complessivi, 6 titoli mondiali e 13 successi nelle Abbott World Marathon Majors. A 43 anni, Bekele ha ricordato a tutti di che pasta è fatto correndo a Londra 2024 in 2:04:15, record mondiale master 40+. Kipchoge, quarantenne, insegue a New York il completamento del suo grande slam personale: vincere tutte e sei le Majors.

Il percorso della Grande Mela è tattico e tecnico: ponti, saliscendi, vento che può cambiare la partita. Kipchoge è al debutto nella città, mentre Bekele qui c’è già passato: nel 2021 chiuse sesto. Questa volta, però, c’è in aria un’atmosfera diversa. Età, storia, nostalgia e posta simbolica rendono la sfida un possibile epilogo cinematografico di un’era irripetibile. Nessuno dei due ha annunciato ufficialmente la parola “fine”, ma è difficile non pensare che New York possa essere l’ultima scena. E se fosse davvero l’addio, sarebbe un congedo perfetto: due leggende, una città, una sola gara per allungare la loro ombra nella storia.

 

 



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