Inseriremo le tue gare gratuitamente
nel nostro calendario

 


Filo diretto con la FIDAL
le classifiche Amatori-Veterani


redazione@maratoneta.it

Scriveteci: proporremo
una scelta aggiornata
dei vostri interventi


I viaggi del Maratoneta


Le televisioni del Maratoneta


Running In Rome

The better runs in the city


Dove e come

 

L'ARTE DI STAR BENE
IL MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE ATLETICA

A cura del Dott. Pietro Siragusa

III PUNTATA

Continua….. 

Credo si possa degnamente concludere questa rassegna con una straordinaria sostanza, la

VITAMINA E (tocoferolo): la sua scoperta risale ai primi del ‘900 e fu denominata "tocoferolo", che in greco significa "portare in grembo", in quanto si riteneva coinvolto nei processi di riproduzione animale. Attualmente si considera essenziale per la sopravvivenza di tutti gli organismi aerobi essendo un importantissimo antiossidante dotato inoltre di un’altra fondamentale funzione come quella di prendere parte ai processi di produzione energetica. La Vit.E non è certo una panacea, ma le vengono attribuite molte proprietà importanti. La principale è senz’altro quella di combattere i radicali liberi e di proteggere gli acidi grassi e in particolare quelli insaturi. Essi hanno la funzione di costituire le membrane cellulari rendendole così meno vulnerabili non solo alle aggressioni dei radicali liberi, ma anche a virus e germi patogeni.

Tale azione è poi associata a quella immunostimolante. Tra le cellule le cui membrane sono oggetto di aggressione da parte dei radicali liberi non dobbiamo dimenticare i globuli rossi che sono i trasportatori di quell’ossigeno per noi così prezioso. Se questi non sono sufficientemente difesi, vengono attaccati e danneggiati. I dati in nostro possesso indicano che la Vit.E aiuta a prevenire la formazione di pericolosi trombi modulando l’aggregazione piastrinica. Poiché favorisce la circolazione ematica e quindi dell’ossigeno a livello muscolare, sono in molti a ritenere che aumenti la potenza muscolare e aiuti a migliorare le prestazioni atletiche e la resistenza fisica. La Vit.E ha anche altre proprietà come quella di alleviare o prevenire i crampi muscolari. Quanti di voi che ne soffrono si sono "ingozzati" di sali minerali con scarsi risultati? Nel corso di un recente esperimento pubblicato, la maggior parte dei partecipanti allo studio smisero di soffrire di crampi muscolari con l’assunzione di basse dosi di Vit.E (le cause dei crampi sono diverse, alcune delle quali meccaniche).

Un’altra importane caratteristica solo recentemente scoperta è l’effetto antinfiammatorio. Per meglio dire corregge un’attitudine patologica a contrarre infiammazioni, disturbo molto diffuso anche per errori alimentari. Inibisce la formazione di agenti infiammatori come i leucotrieni e alcuni tipi di prostaglandine che si sviluppano, ad esempio, a seguito di un elevato consumo di carne: l’acido arachidonico, di cui è ricca la carne soprattutto rossa, è uno dei precursori dei leucotrieni e prostaglandine (vedi falsi miti sulle proteine).

Per le nostre colleghe donne, un ulteriore dato: uno studio condotto secondo una rigorosa metodologia scientifica ha costatato una sensibile attenuazione o una completa regressione dei sintomi della tensione premestruale.

In natura vi sono almeno otto diversi tipi di Vit.E. La Vit.E naturale (d-alfa-tocoferolo) chimicamente in varie forme, è meglio assorbita ed è circa il doppio più efficace di quella sintetica (d-elle-alfa-tocoferolo, tutte molecole uguali con l’unico pregio di essere economica).

La Vit.E è contenuta soprattutto nell’olio di oliva e negli oli vegetali ricavati dai semi (di girasole, di soia) e dai germi di cereali (germi di grano), nei semi (mandorle, arachidi) e noci (vi ricordate delle tre noci al giorno?). Meno efficaci i tocoferoli contenuti nella margarina e negli oli ottenuti industrialmente non pressati a freddo e raffinati (ne vengono distrutti circa i due terzi). La Vit.E resiste al calore fino a 200° ma non per tempi lunghi o ripetutamente.

Nell’intestino la Vit.E viene assimilata se in combinazione con sostanze grasse (così come le Vit.A, D e K) quindi è meglio assumerla dopo i pasti oppure risulta più attiva se inserita in associazione in particolare con il SELENIO in forma organica.

ATTENZIONE: NON assumere contemporaneamente ferro inorganico o la pillola, poiché entrambi interferiscono con la sua azione: meglio se alcune ore prima o dopo.

NON devono fare uso di Vit.E coloro che assumono farmaci anticoagulanti (es. Warfarin) o che presentano carenza di Vit.K o coloro cui sono stati diagnosticati trombi di qualsiasi genere: in questi casi chiedete al vostro medico di fiducia.

Per quanto riguarda il dosaggio posso affermare che è ormai da tutti consigliato un consumo quotidiano di 15 mg. di questa vitamina per gli adulti. Spesso nelle commercializzazioni si utilizzano le Unità: 200 U.I. di Vit.E naturale o 400 di quella sintetica.

Credo di poter concludere questo capitolo sulle sostanze che possono aiutare l’atleta, insistendo su tre punti:

  1. Per prima cosa io ritengo che il MITO del reintegratore vada notevolmente ridimensionato: io non credo che con reintegratori di qualsiasi tipo si possa modificare sostanzialmente una prestazione. Con questi articoli ho voluto fare un po’ d’ordine nel marasma delle sostanze "miracolose" cercando in poche parole di farvi conoscere alcune sostanze e le loro reali caratteristiche e qualità nel "disperato" tentativo di non farvi fuorviare da false informazioni che promettono fantastiche performance. Quando qualcuno o qualche depliant informativo vi sollecita l’attenzione con possibili quanto improbabili miglioramenti di prestazione, andate a cercare quali sono i componenti di tali preparati e confrontateli con le nozioni che avete a riguardo e giudicate voi stessi: questo è il mio unico scopo.
  2. Non è assumendo tutte le sostanze insieme e per tutto l’anno che si ottengono dei vantaggi. Le sostanze di cui vi ho parlato hanno precise e riconosciute proprietà utili all’attività dell’atleta nei termini e nei limiti descritti. Pertanto è bene utilizzarle al momento opportuno, per periodi limitati e al fine di "aiutare" il vostro organismo, e nello specifico, anche i vostri muscoli a sopportare le sollecitazioni dell’allenamento al fine di utilizzarlo al meglio della sua potenzialità senza mai superare quei limiti (e con queste sostanze è impossibile) che la sua struttura ci pone: questo è il mio unico scopo.
  3. Per ultimo, ma non ultimo è l’ennesimo appello a considerare l’allenamento l’unico modo per migliorare sostanzialmente e stabilmente le prestazioni atletiche. Tutto quello che è artificiale prima o poi viene a galla perché il nostro organismo è una macchina e se vogliamo mandarla "al massimo" dobbiamo prepararla, oliarla, rifornirla ma soprattutto RISPETTARE I SUOI LIMITI, ma di questo parleremo un’altra volta.

 

Raccolta degli articoli precedenti

Scrivete alla Redazione: roberto.t@tiscalinet.it

 

 

IL MARATONETA ©
notiziario in linea del Marathon Club Roma
Realizzato da energymedia,
divisione Internet di SOFTGROUP S.r.l.,